Presso la Sala di studio l'utente può consultare i documenti degli uffici periferici dello Stato operanti e che hanno operato nell'ambito territoriale della Provincia che, fino al 1970, comprendeva anche l'attuale territorio della Provincia di Isernia. Nel luglio 1972, un terzo del materiale cartaceo e' stato trasferito, per competenza, presso l'Archivio di Stato di Isernia, istituito in quello stesso anno.
Per quanto riguarda le magistrature precedenti all'assetto napoleonico si conservano le carte delle Corti baronali e regie.
Al periodo francese e alla successiva Restaurazione appartengono i fondi relativi all'Intendenza, al Consiglio generale di amministrazione degli ospizi, ai Giudicati di pace, al Tribunale di prima istanza civile e correzionale, alla Sottointendenza di Larino, al Real corpo degli ingegneri di acque e strade, ai Giudicati di circondario, al Tribunale civile, alla Gran corte criminale, al Consiglio di guerra.
Tra i fondi miscellanei particolare rilevanza riveste quello degli Atti sul brigantaggio e processi politici.
Del periodo post-unitario si ricordano, tra gli altri, i fondi della Prefettura, delle Opere pie, della Sottoprefettura di Larino, della Questura, del Genio civile, degli Uffici finanziari, del Consiglio poi Ufficio provinciale di leva, degli Uffici giudiziari, della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Il fondo Protocolli notarili comprende gli atti dei notai che hanno rogato dal 1548 al 1906; si ricordano, infine, i Catasti, lo Stato civile, gli Atti demaniali e una raccolta di 312 pergamene provenienti dalle copertine di protocolli notarili.
La consistenza del materiale documentario è in continuo accrescimento a seguito dei versamenti periodici effettuati dalle Amministrazioni pubbliche.